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martedì 3 maggio 2011

Thor! per odino … invero mi ricredo

Attenzione, fermi tutti!

Ieri sera metto in silenzio tutti i miei dubbi su Thor (che avevo espresso qui) e mi dirigo al cinema perché Erik cominciava ormai a rosicchiare le mie ultime cellule cerebrali per obbligarmi al peregrinaggio verso questa Asgard cinematografica.

Mentre la mia parte logica valutava algebricamente l’equazione Thor, (Risultato = Thor + Bravura Regista – Attitudini Regista - Attori Sconosciuti + Attori Conosciuti / Pochezza del trailer * Tamarraggine del personaggio) Erik si accingeva invece a rotare il suo Mjolnir per attrarre l’attenzione delle gentil donzelle presenti in sala.

Il film ebbe inizio … ed il mondo si fermò

thor (1)

Thor è un film da vedere, errando continuavo a giudicare il valore di un trailer di un film targato Marvel usando come metro di paragone Iron Man (ovviamente parlo del primo) che però è un precedente scomodo, parliamo di un miliardario eccentrico ed egocentrico che si inventa un’armatura e si fa le fighe mentre va in giro con macchine super sport … mmmh … in effetti è un paragone difficile da superare.

Dall’altra parte del ring abbiamo un personaggio che arriva dalla mitologia norrena, guerriero e dio che ovviamente non può essere super cool come Tony Stark e dai ritmi accelerati come un film ipertecnologico, ma Kenneth Branagh riesce a mantenere alto il livello, peccando a parer mio nei troppi passaggi di battute e comicità forzata, perché purtroppo ormai credo siano obbligatoriamente inseriti dalla produzione nel copione:

Mr.produzione : “Meraviglioso soggetto, aggiungiamogli però due kg di battute di bassa lega e una marinatura di facce buffe … Thor non possiamo chiamarlo Thor Sparrow magari?

chris-hemsworth-thor Chris Hemsworth manca di spessore ovviamente, ma qui nessuno si aspettava il contrario, ma è abbastanza fisicato e smargiasso da poter sembrare il dio re dei nove regni che guarda con superiorità i mortali, e ci garantisce la possibilità di uscire dal cinema in compagnia di ragazze senza sentirsi dire “… il prossimo film lo scelgo io …”.

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Unico aspetto negativo del film è a parer mio la solita storia d’amore infilata dentro per forza, ma è una moda del periodo, un po’ come quando mio padre infilava in ogni piatto il finocchietto selvatico … che è buono … ok … ma alla fine rompe un po’ il cazzo, tanto quanto l’idea che un dio guerriero scende sulla terra 48 ore e si deve per forza innamorare di una ragazza col QI 280 e la faccia di Natalie Portman … no ochei, forse forse sbaglio io. Però quei quindici minuti (di film, non fate quelle facce) si potrebbero sfruttare meglio secondo me.

Però … quando Thor combatte su Jotunheim e torna ad avere il mantello ed i poteri superman … oh! io ero cazzaduri minchiaduri (citando Tieffe) volevo alzarmi in piedi e gridare come un pazzo! Erik da par suo lo ha fatto nella mia testa per tutto il film … 

Il mio consiglio è dato ovviamente, se siete venuti a leggere le mie recensioni siete alla ricerca della tamarranza e quindi Thor va visto.

Ah nota finale … se avete goduto dei Cavalieri dello Zodiaco nella vostra infanzia come me … 30 punti plus per il film … Thor mette l’armatura con la stessa soggettiva della vestizione dei cavalieri di Kurumada (cartone ofcourse). Se riesco a procurarmi la scena la pubblico.

Erik said: ”aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh

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giovedì 14 aprile 2011

Record Store Day …

E’ un giorno qualunque (come sempre) e mi addentro come quotidianamente faccio nel Flusso di coscienza. Qui è facile trovare i pensieri di Tito Faraci che è un mio personale mito (lui ha anche una pagina di Wikipedia … io non ancora … però non ho voglia di aprirmela da solo … o forse non ne ho solo il tempo … sono troppo impegnato per ora nella conquista dell’universo col Collettivo del Frullo, e soprattutto sono troppo impegnato a tenere aperta questa gigantesca parentesi).

Ora, di cosa stavo parlando? Mi fate sempre divagare.

Sabato 16 aprile è il record store day, il giorno del negozio dei dischi. Iniziativa che mira a riportare le persone nei negozi di dischi (quelli veri però, non il reparto musica dei centri commerciali eh), e più precisamente in quello dove si è comprato il primo cd, cassetta o vinile del caso.

Sabato mattina quindi mi armerò di buona volontà, quella necessaria ad alzarsi presto, e andrò a fare un salto al Disco Store di Legnano, ci troverò Edo e mi metterò di nuovo a guardare le file di CD (le musicassette non ci sono più) alla ricerca di qualcosa da prendere. Magari verrà anche Glassbell, che non potrà invece tornare nel suo negozio preferito perché ormai chiuso, ed il suo ricordo sta ormai svanendo anche nelle menti dei vecchi appassionati clienti, ormai sostituito dall’acre odore del kebab che ha aperto al suo posto (che poi non è vero, ma non sapevo più dove andare a parare).

Erik Said “Stai per entrare in una valle di lacrime ilFratus oltraggiando in questo modo il dolore di Glassbell”.

Mi piacerebbe riuscire a ricordare il primo disco comprato, in modo da mettere per iscritto le sensazioni di allora (come stanno facendo tutti coloro che scrivono del Record store day), ma ho sempre avuto un rapporto particolare con la musica, fatto di percezioni e sensazioni legate al momento dell’ascolto e non dell’acquisto (It must have been love dei Roxette per me sarebbe infatti la soundtrack perfetta di 10 piccoli indiani, ma questa è un’altra storia).

recordstoreday

Non ricordo la prima cassetta che ho comprato (anche se temo sia stato qualcosa degli 883, ma nutro ancora qualche speranza di averla presa da un senegalese fuori dall’ospedale), ma se potessi scegliere ora credo che sarebbe The Ghost of Tom Joad del Boss (per motivi miei e non squisitamente artistici) e lo comprerei qui …

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lunedì 14 marzo 2011

Tutti tranquilli … c’è Enya

Non sono la persona più adatta a sedare o accendere allarmismi sulla vicenda legata alle centrali atomiche-nucleari in Giappone. Questo mi premuro di metterlo a cappello dell’intero post. Però …

Oggi come milioni di altre persone mi sono alzato e ho letto in rete un po’ di aggiornamenti inerenti il Giappone e mi sono preparato la mia solita abbondante colazione.

Questa è la fotografia che si trova maggiormente in rete

giappone-a-rischio-esplosione-reattore-3-in-centrale-fukushima

Questa è una centrale atomica, quello è del fumo nero che esce da una centrale atomica.


Io ho avuto paura,
non per i Giapponesi (perché sono lontani ed io sono stronzo ed egoista), non tanto per me ed i miei polmoni (perché la nube è lontana ed io sono troppo stupido per comprendere la questione delle correnti aeree). Nemmeno ricordando il vulcano Eyjafjallajkull(tks) che per una questione di polveri e nubi nell’aria ha paralizzato il mondo (perché tanto ho la memoria corta)(si parlava di correnti aeree anche lì?).

Non ho avuto nemmeno paura quando ho letto che la Germania e la Svizzera hanno interrotto, per rivalutare, i contratti di sovvenzionamento al nucleare (questo l’ho letto sul blog di Beppe Grillo), nemmeno quando ho letto che la Francia ha paura che il Giappone stia nascondendo i veri dati sulle reali problematiche della centrale e la pericolosità delle emissioni (in fondo stanno bombardando i Giapponotti di Iodio perché fa bene) (in questo caso la fonte è Gizmodo USA).

Non mi sono neppure atterrito quando l’Ingegnere buttato in pasto alla stampa in Giappone ha rassicurato tutti dicendo che il sistema di raffreddamento del nocciolo (e questo mi ricorda un film, o forse tutta la vicenda me lo ricorda) non sta funzionando a dovere ma l’America sta mandando materiale raffreddante e loro intanto usano l’acqua di mare (nel mio immaginario vedevo i classici Giapponesi coi sandali di legno intenti con secchi fatti coi listelli di legno a bagnare il reattore 1).

Tutti questi pensieri non mi hanno terrorizzato veramente, perché sono consapevole di essere un cagacazzo disfattista e polemico, e che quindi la mia mente vede il 2012 sempre ed in ogni caso.
No, mi sono veramente spaventato quando su <studio aperto> mi hanno tranquillizzato dicendo che le esplosioni non provengono dal reattore 1, ma da dei magazzini di fianco e quindi ‘ètuttook’ (in fondo che pericolo c’è in esplosioni di fianco al reattore?) … e per tranquillizzarmi ulteriormente mi hanno proiettato sulla scatola manipolatrice una nave trascinata dai detriti rovinare sotto un ponte, il tutto sulle note di Only Time di Enya

Ed io attonito mi chiedevo se fosse un servizio sul Giappone o una splendida metafora del mio paese dove tutto è sempre niente.

Who knows? Only time
Who knows? Only time

erik Said “Esplosioni e minaccia nucleare il Giappone, Americani che entrano in azione con materiale Refrigerante … mmmm … mmmm … Godzilla o Gamera in arrivo?

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lunedì 21 febbraio 2011

The Black Mamba

Robert Rodriguez … tutto quello che fai mi genera automaticamente un espressione attonita ed un pensiero in testa "ma no dai! che puttanata!" … ma non posso fare a meno di cercare tutto quello che fai e vederlo (e rivederlo) per poter rievocare quella frase.

Tu sei e rimarrai nell'olimpo dei tamarri!

- e allora perché non rientro sul bus?
- … …
- il bus esplode! (RR sei unico!)

Un grazie infinito ai 400calci, perché questa mi era sfuggita!

Erik Said : "Ma no dai! Che puttanata!"

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martedì 21 dicembre 2010

RipParty vol.2 … il boccale è mezzo pieno!

Sabato 18 dicembre 2010 al Coyote Live Pub (non ho neppure bisogno di controllare sul calendario la data da quante volte l'ho ripetuta su RIP nel corso di queste ultime settimane) si è tenuto il RIPParty volume.2, la tradizionale (si può parlare di tradizione arrivati alla seconda edizione? … noi sì).

Verdetto finale? RIP spacca!

WE LOVE RIP!Sì, RIP spacca perché nonostante ci sia stato meno afflusso dell'anno passato, i lati positivi della serata surclassano drasticamente quelli negativi. L'impianto ad esempio quest'anno ha reso a meraviglia (e quindi il doveroso ringraziamento al Coyo per aver pensionato le casse della Kinder che ci hanno accompagnato per questi anni, in virtù dei nuovi 800w totali che vedremo di sfruttare a dovere), e quindi la nostra musica e le nostre cazzate si sono diffuse tra i tavoli come lo spirito santo, tirando su una serata molto più partecipativa di qualsiasi altro aperitivone o dj-set fatto fino ad ora, molto più aggregativa anche del RIPParty dell'anno scorso.
Abbiamo realizzato una serata di alto livello nella serata più fiacca dell'anno per tutta la Lombardia a detta del censis, e l'abbiamo fatto tirando in ballo (noi compresi) 12 persone di cui 10 maschi e 2 ragazze scontrandoci con la prima regola di ogni evento … quello che conta è la quantità del prodotto della figa!

Quindi che dire? Tutto perfetto? NO, tutt'altro, si poteva fare meglio, ma anche questa è una nota positiva, perché noi non ci saremmo accontentati nemmeno di quello … noi non ci accontenteremo mai … e questa è la nostra forza (e forse la nostra rovina).

Tirando le ultime somme dico, siamo stati bravi. CRASH! KRACK aiut! SBONK! "Ma vaffanculo pirla! e piantala con sta falsa modestia che non so nemmeno dove sta di casa … SPUT!"
"Ciao a tutti, io sono Erik, il verme nel cervello (
e tu che cazzo hai da guardare? usa gli occhi per leggere il post e non fissarmi), dicevo, il verme del cervello del Fratus. Questi ragazzi hanno fatto un cazzo di  disastro, ed è ovvio, perché sono il meglio che c'è in giro … vieni a farti un giro il martedì sera al Coyote dalle 21 fino alla 1 di notte e dimmi dove trovi una serata così in giro. Trovami uno speaker tra i vari dj-set che vedi in giro che quando un intero tavolo si alza, si mette i giubbotti per andare a pagare e … si risiede perché RIP dice –non puoi andare, siediti e bevi-" "Trovamelo dai, e presentameli … così poi la elimino io la concorrenza valida". "Adesso guarda le foto di Gabe e ridi (e vedi di ridere) e stasera che è martedì … vieni al Coyote, che c'è il riplive…"

 I Love RIPilFratus & Pedro insegnano ai giovani virgulti dietroRIP è musica ... ilFratus ha una sola posa!Tieffe a volte non lo sa ...Berg ha raggiunto il budget!Tieffe inTibetIl DrK cosa avrà fatto con quel dito a Glassbell?

Aioh, che botta, ma cosa è stato? Bah …

Chiudo il post, così vado a mettermi il ghiaccio, ringraziando il resto del gruppo … e vanno veramente ringraziati!

Alla campana … Glassbell
Alle vendite … Berg
All'alcool … Tieffe 

Direttore e tecnico delle luci … Giacomo
Fotografo … Gabriele (tutte le altre foto le trovi qui)
Lapdancer e cow-boy … Pedro
Oste della locanda … Carlo & Lucio 
Chef … Stefano
Le fighe … Giada & Roberta

Una menzione speciale a Robbbé … lo ricorderemo così

229

P.S. Solo i RIPer possono essere sempre così sconvolti da fare la foto di gruppo … Sex, Drugs & RIPnroll!

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venerdì 10 dicembre 2010

Ma cosa stiamo facendo?

8 giugno 2009 … "Mi passi una Fink?, Chi ha visto Radio Freccia? Che figata è quando parla alla radio? Apriamo una Radio? Secondo voi si può fare?"

"… e facciamolo …"

settegiorni

Radio Illusioni Parallele, R.I.P., è un anno e più che mi riempie la vita e mi fa perdere i capelli … poi un giorno apri il settegiorni e vedi il nome della tua radio a caratteri cubitali … "la nota emittente", "presentato il progetto" e tutto d'un tratto un brivido ti percorre tutta la schiena e uno strato di pelle d'oca ti riempie le braccia che se esci e vai nel parco del Roccolo ora ti sparano, tanto sembri un cappone (pure grosso).

Erik oggi è in silenzio, è allibito e non proferisce alcuna parola, l'ho solo sentito correre (strisciare) su nelle sue stanzette nel mio cervello a cercare il suo cellulare e ha mandato un sms a Saul, non so cosa gli abbia scritto, però quando mi ha chiesto i dieci euro per la ricarica l'ho visto … e con me non può barare … aveva gli occhi lucidi … ma in fondo lo sai, Erik è lo specchio della mia anima.

Mi scrollo di dosso queste meravigliose sensazioni e torno ad essere ilFratus, prendo il mio cellulare e tra i 13 messaggi di complimenti arrivati oggi uno spicca più di altri … numero sconosciuto … lo apro

"Ciao ilFratus, sono Linus, è ora di smetterla è?! Qui cominciamo ad avere paura …"

Erik said: " … "

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mercoledì 30 giugno 2010

El ciarlatano de oro

Maradona: “Il Messico si deve preoccupare della mancata espulsione del suo difensore per un fallo su Messi non siamo mica tornati ai tempi dei difensori killer come Gentile“.

Gentile: "Dopo quello che ha detto ieri sera devo aderire al parere di Pelè e Platini: Maradona è più un ciarlatano che un allenatore. È stato espulso in quel mondiale per un calcio nello stomaco ad un giocatore del Brasile. Io, invece, non sono mai stato espulso per gioco violento. Ho preso solo un cartellino rosso per un fallo di mano in Champions League e basta. È un ciarlatano. Quello è il suo parere, ma io non lo rispetto e non sono d’accordo."

Erik Said ... " ah, ma allora non sta solo a me sul cazzo ..."
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giovedì 20 maggio 2010

Desmond Hume

Scrivete quello che volete su Lost, ma quando mi sembra che qualcosa nella serie sia tirata per i capelli (arrivati alla 6° stagione) torno a questa puntata ... e a questo pezzo ... e mi rendo conto che posso perdonare qualsiasi errore.


P.S. vedere sentire questa scena in originale, e farlo col doppiaggio italiano vi farà comprendere perché ho smesso di vedere i telefilm una volta doppiati. Questa scena, e tutta la serie di Dexter, obbligherebbero ogni persona dotata di sanità mentale a farlo.

Erik said: "qualsiasi cosa si possa dire in giro, io vi garantisco che questo qui (ilFratus) è uno dei più inguaribili romantici che ci siano in giro, quando vede questa scena devo sempre passargli i fazzoletti ..."
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venerdì 30 aprile 2010

Pietra libera da domani?

Mi fermo un attimo ... sgrano gli occhi ... rileggo le notizie da foxnews cercando di tradurre il meglio possibile attraverso il mio non eccellente inglese ... ma se quello che ho capito è giusto ... allegria ... è la barzelletta del giorno.

Le Nazioni Unite hanno eletto l’Iran alla Commissione in difesa dei diritti delle donne. L’Iran, cioè il regime teocratico che nelle sue leggi prevede prevede lapidazioni e frustate per le donne "impudiche".


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The Raven

Ricardo De Montreuil è un regista (o prossimo tale), peruviano, con due film all'attivo.

Il corto che ha girato (the raven, lo trovate in fondo al post) sta facendo il giro del mondo. Non ne parlo in questo post riportando quanto sia meraviglioso o come sia realizzato bene (anche perché non lo credo veramente, carino sì, forse anche bello, ma tanto da generare una così vasta raccolta di consensi no), ne parlo perché questo corto di Ricardo è la dimostrazione (ennesima) di come oggi la rete (ed in questo caso youTube) offra una potenzialità pressoché infinita a chi vuole esordire. Ed io come ogni volta lo voglio sottolineare.

Attraverso i tam tam mediatici generati dai social network (facebook, twitter, myspace, etc ) e da video virali quali youtube e/o vimeo è possibile, a chiunque abbia veramente della stoffa e tanta voglia di mettersi in mostra, emergere in maniera a volte quasi inaspettata.

Noi di Radio Illusioni Parallele, nel nostro piccolo, attraverso il programma il Trampolino (ricordo tutti i lunedì sera alle 21:00, condotto da Glassbell) cerchiamo nel mondo della rete per far emergere piccoli (e anche no) gruppi musicali.

Il post comunque non era per far marchette a RIP, ma semplicemente per aiutare Ricardo De Montreuil ad emergere un po' di più anche attraverso di noi.


Erik said "… ma scrivere … aiutiamo questo giovane regista a farsi strada non era più comprensibile e diretto? Ma quanto ca220 parla questo qui?"
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lunedì 22 marzo 2010

Vampiri

American Vampire … dunque, dunque … un nuovo fumetto, bene, si parla di vampiri … male (oddio, sto raggiungendo una crisi di rigetto per quello che dopo il licantropo è da sempre uno dei miei personaggi fantasy preferiti, maledetta Stephenie Meyer) … da un’idea di Scott Snyder e …

Stephen King.

Ok lo compro! Quando esce? Quando esceeeeeeeeee?

Per quanto riguarda il mio fioretto, non sono fermo solo che il libro in questione è The Dome … e non è propriamente breve, e oltretutto mi sta prendendo in un modo stranissimo … di solito quando un libro mi prende lo divoro in un batter d’occhio perché sono in fregola di sapere come va a finire, questo invece è talmente bello che non voglio finisca e lo sto leggendo come si sorseggia uno Chateau Latour dell’85.

Erik “Ma quanto è coglione questo? Non l’ha nemmeno mai annusato uno Chateau Latour, almeno … non del 1985

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lunedì 8 marzo 2010

Fioretti che proseguono

 fabioVolo Dopo essermi complicato la vita con la promessa di lettura e micro recensione (o per lo meno segnalazione sul blog) di 12 libri fatta qui, ero riuscito a tener fede alla promessa in questo altro post.

Oggi mi ritrovo a proseguire con la segnalazione di libri e, vi parlo dell’ultima fatica di Fabio Volo. Ok, molti avranno da dissentire sul termine fatica, e forse anche sull’annoverarlo tra i libri ma come Erik dice spesso …

“ilFratus ascolta i Bon Jovi … e non solo non si vergogna, ma lo dice pure in giro …”

ilTempoCheVorreiQuindi figuratevi se mi faccio problemi a leggere Fabio Volo.
Il libro in questione è “Il tempo che vorrei”, è ovviamente una lettura molto leggera, una sorta di easy reading (che non so se esiste come termine, se non esiste ne reclamo i diritti), caratteristica che di solito in un libro non reputo negativa, anzi, dopo aver letto qualche bel mattone (in senso positivo), mi piace buttarmi su questi libri che in un due/tre giorni mastichi, e che magari ti lasciano un po’ di sorrisi o un po’ di farfalle nello stomaco. Il buon Fabio riesce invece a lasciarci con un bel pugno di mosche.

Questo è il mio parere, non mi voglio assolutamente ritagliare uno spazio da critico letterario, questo mettiamolo a cappello di tutto, intendo solo dire che a me non è piaciuto. L’ho trovato una sorta di autoplagio, se mi passate anche questo termine, il solito personaggio in crisi di mezza età, tipico dei libri di Volo, che si vuole rinnovare con un auto training (che in realtà non esiste nemmeno, sono solo riflessioni, oltretutto molto superficiali e sommarie).

L’auto training di Lorenzo (il personaggio principale) è analizzato attraverso due linee guida: una parla del rapporto con una ragazza, e l’altra del rapporto controverso col padre. La prima l’ho trovata veramente insopportabile, mentre la seconda se la gioca discretamente (forse perché sono un maschio, e ho un padre, gioco forza mi sento un po’ più partecipe).
Il concetto principale è comunque racchiuso nell’incapacità di Lorenzo di esprimere e manifestare il proprio amore … riuscirà il nostro eroe a migliorare?

I precedenti libri di Volo si concludevano sempre con una gran scopata ed un happy ending … questo? Sta a voi scoprirlo … vi anticipo solo che la gran scopata c’è.

Una nota positiva nonostante questa mia apparente bocciatura comunque c’è, le fonti citate che Volo usa tantissimo nei suoi libri, musicali e letterarie. Come al solito finito il libro ho  un sacco di materiale nuovo da leggere e da sentire che mi fa pensare che il tempo usato per “Il tempo che vorrei” non è buttato, è stato invece ispiratore.

“Le regole sono quelle che l'artista spezza; nulla di memorabile è mai uscito da una formula. La grandezza nella vita sta nel cercare di esserlo.”

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venerdì 19 febbraio 2010

La vera faccia del paese in cui vivo ...


erik said "Ho trovato questa frase, o forse è meglio definirlo sfogo, su un sito che leggo spesso (il blog di Roberto Recchioni). 

Mi ha colpito, tanto da riportarlo qui sul blog, non so bene nemmeno perché, mi sembra ieri che all'alba del 3 gennaio il sole24ore titolava "la crisi è passata", l'informazione pubblica ... a cui dovremmo credere mi diceva di stare sereno ...

questa è la vera faccia del paese in cui vivo ..."

"Sono sempre stato alla fortuna come Fassino ai comunisti, ma ho sempre tenuto duro.
Figlio di operai, mai avuto un cazzo, tranne quattro o cinque auto usate.
Poi alla sfiga si aggiunge la crisi e inizi a prenderla male, ma vabbe'.
Vendi un bar, hai un occasione di lavoro, che non si realizza, a vabbe', tieni duro, fai il disoccupato qualche mese e tiri avanti.
Trovi un lavoro (uno, perche' mia moglie, a 41 anni e' tagliata fuori a quanto pare) che ti permette di sopravvivere, ma le rate del mutuo ti strozzano.
Metti in vendita una casa che nessuno compra, perché chi ha soldi compra per fare affari e lucrano, agli operai non danno mutui per crearsi un futuro, e non possono comprare.
Tieni duro e di lavoro ne trovi uno part time il fine settimana, ma il tasso variabile lo viene a sapere e te lo mette in culo.
L'agenzia delle entrate per non sentirsi da meno ti fa un accertamento per l'anno duemilasei e ti verbalizzano seimila euro di multa, ed io, essendo un coglione come pochi, pago, a rate ma pago.
I tassi aumentano, gli stipendi no, e allora molli, parli coi direttori di banca, che ti vedono, ma non ti guardano.
passa il tempo ne succedono troppe per un solo 3D e molli la presa, perche' prima hai una "blogger" di 10 anni da crescere.
Arrivano lettere, telefonate, prima discrete, poi via via sempre piu' "minacciose"
Riparli con uomini in cravatta per trovare un punto di incontro che non c'e'.
Poi arrivano 6 raccomandate dagli uffici legali, e capisci che e' finita.
Tua figlia che si avvicina e dice: avrei un problema, avrei finito la colla per la scuola.
Ti giri di scatto e guardi fuori, maledicendo di abitare al primo piano.
Intanto continuo a sedere in cucina con mia moglie, a programmare viaggi che non faremo mai."
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mercoledì 10 febbraio 2010

Quando si dice che per vincere a calcio bisogna tirare ...

Tifo due squadre con tutto il cuore, il Milan e la Canegrate Ca220, (ok tifo anche l'Atalanta, ma quella è per il sangue) ed entrambe hanno una caratteristica (che reputo peraltro un problema) in comune: non tirano.

Ecco, se il calcio non fosse un gioco in cui vince chi fa più goal, non vedrei problemi nel non tirare, ma essendo il calcio un gioco in cui la regola sopracitata è fondamentale ... anzi credo che non sia una regola, sia l'essenza stessa del calcio ... un giorno in un passato ormai remoto, un tizo che non sapeva cosa fare, passeggiando in giro ha visto una palla sul ciglio della strada (presumibilmente un Tango o un Supertele), e si è detto:"Gino (rivolgendosi a se stesso) prova a colpire la palla col piede e farla arrivare fra quei due alberi laggiù.", ecco quel giorno è nato il gioco del calcio poi H. de Winton e J.C. Thring si sono fatti fighi con tutta Cambridge dicendo di averlo inventato loro per via della storia degli 11 contro 11, e delle mille altre regolette, e via discorrendo ... ma il gioco del calcio nasce in realtà da Gino, solo che lui essendo da solo, e pure un po' annoiato non aveva voglia di inventarsi altre regole se non:

Gino prova a colpire la palla col piede e farla arrivare fra quei due alberi laggiù.

Il gioco del calcio è tutto qui: calcia preciso, sbilenco, forte o piano (possibilmente piazzato allora), ma calcia ... e verso la porta. Il resto è condimento.

Il filmato di oggi riassume appieno il concetto base: Tira, non importa se tu sia leone o antilope ... tira.

"Ah, e qualcuno dica a Dinho di piantarla di mirare il palo quando tira perché abbiamo capito che ha una buona mira." (erik said)

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lunedì 21 dicembre 2009

Come passare la settimana al cinema …

In Italia i film generalmente cambiano il venerdì …  e questo è uno degli appuntamenti che di solito riesco a mantenere con regolarità. Controllare le uscite.

Questa settimana … 18 dicembre 2009 sono usciti:

  • La principessa e il ranocchio (Walt Disney) 
  • Natale a Beverly Hills (Filmauro)
  • Io e Marilyn (Medusa)
  • Il canto delle spose (Archibald Enterprise Film)
  • Astro boy (Eagle Pictures)

Di tutto questo popò di film mi sono già visto Astro boy (e va bene avete ragione sono un Nerd … ma sono del’78, noi siamo cresciuti a pane e cartoni animati giapponesi … quando vedo uscire questi film dentro di me scatta una molla …) 

Sicuramente vedrò anche La principessa e il ranocchio (comincia a delinearsi la mia predilezione per i film di animazione), mentre sono ancora dubbioso se vedere o meno Il canto delle spose … ogni volta che esce un film francese cerco di superare il blocco di Erik nei confronti di quel tipo di pellicole …

Erik said … “Ringrazio la Francia per Luc Besson … per il resto il loro cinema se lo possono tenere … ah, sì … li ringrazio anche per Zidane”

Buon cinema, e se vi capita ditemi che cosa siete andati a vedere …

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venerdì 18 dicembre 2009

… essere un cantastorie …

Ho sempre avuto la passione per i nickname (non a caso ho dato un nome anche ad Erik, il verme nel mio cervello … non lo conosci? leggi qui) … sono ilFratus in RIP (Radio Illusioni Parallele), il (Magic) Tius nella mitica Canegrate Ca220 (e in passato sono stato anche L’Arrogante) … ma quello in cui mi sono più ritrovato … anche intimamente è ilBardo … quello che sento più mio.
Erik pensa – “non so se avete notato che tutti i suoi soprannomi … non so perché poi li chiama “nickname” fissato esterofilo … iniziano con l’articolo IL … questo ragazzo ha proprio un ego smisurato … appello accorato a tutti coloro che lo conoscono, da domani chiamatelo unTius ah ah”
Adoro le storie, belle o brutte … felici o tristi … per questo una delle mie passioni è ascoltarle (quella di scriverle la tratteremo più avanti), e non c’è modo migliore che farmele leggere da Erik rilassandomi con un libro (ora sto godendomi “il ritratto di Dorian Gray”, devo ridare un valore all’opera di Oscar Wilde dopo aver visto la dissacrazione cinematografica appena uscita), o vedendo un Film, seguendo le gesta dei personaggi dei Fumetti o dei Telefilm.
Oggi quindi disquisiamo di Cinema … adoro e divoro un po’ di tutto: drammatico, grottesco, trash, azione … tranne il demenziale (dai cine-panettoni ai demenziali americani tipo Zohan), tutto quello che esce al cinema lo vedo … da “Mulholland drive” a “Step up2”, tutto passa dalle mie fauci assetate di storie … storie da cui trarre un po’ di magia ogni volta.
Tutto questo per darvi un’idea inerente al tipo di argomentazioni che potrete trovare per quanto riguarda il cinema su queste pagine.
Dopo la delusione di “Ninja Assassin” (delusione dovuta a svariati motivi che avremo modo di trattare), mi preparo ad andare a fagocitare “A serious man” (qualcuno l’ha già visto?) … e intanto vi propongo il trailer di un film di cui molti avranno voglia di sentire parlare …

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