Che dire di quest'uomo?
Potrei inserire questo post tranquillamente nella rubrica niente da aggiungere, ma poi non dormirei più tranquillamente. No, perché Jeff Bridges è un mio eroe personale. Ho cominciato a seguirlo anni fa, quando un sacco di persone continuavano a ripetere quanto somigliasse a mio padre da giovane (ok, forse il fisico non era quello, ma posso garantire per la faccia e i capelli da Gesù Cristo, così lo definiva mio nonno) quindi per curiosità.
Oggi non posso far altro che reputarlo un mio eroe, o come direbbe Tieffe, idolo!
Non sono bene al corrente di quali siano le linee di pensiero nella realtà di questo personaggio nato nel 1949, rimane comunque il fatto che ha interpretato (quasi sempre) dei ruoli che mi hanno toccato nel profondo. Ruoli di personaggi distaccati dalla realtà (a volte estremamente, come l’indimenticabile Drugo), completamente esuli dagli squallidi valori moderni, tanto da farlo trascendere sempre in un ruolo sciroccato-ascetico nei suoi film, e quindi perfettamente intercambiabili con le mie aspettative comuni.
Ora Jeff torna al Cinema (e a giudicare dal cast ho fatto bene a usare la C maiuscola), con un nuovo personaggio che senza timore di sparare a salve, credo già che mi condurrà in nuove serate di scrittura e vaneggiamenti sull’inseguimento dei sogni, un cowboy disilluso, alcolizzato e depresso che dovrà rialzarsi sulle ginocchia e appoggiando le mani sul fondo polveroso della sua vita, cercare di rialzarsi in piedi.
CondividiE per finire una citazione da Il Grande Lebowsky :
Poliziotto: E nella valigetta?
Drugo: Oh, beh, documenti, solo documenti. Già, solo i miei documenti. Documenti di lavoro.
Poliziotto: Che lavoro fa?
Drugo: Sono disoccupato.