Era il 2006 ed il Milan mi ha ferito la prima volta con la cessione di Andriy Mykolayovych Shevchenko, l’attaccante del mio Milan che più ho amato con George Weah.
Ai tempi pensavo di non superare, dal punto di vista dell’amore per la squadra, quella ferita … ma poi passa e l’amore per il Milan resta, ma quel pezzettino di cuore si perde e non può tornare, questo è il problema delle cessioni degli eroi personali …
Oggi è il 2011 e la mia squadra intacca ancora il mio cuore, il Milan svincola Andrea, il mio eroe, il musagete del calcio che piace a me.
Il mio amore per Pirlo nasce alle superiori quando era appena nata la passione italiana per il Fanta-calcio (ebbene sì ho la mia età, non ho vissuto l’invenzione del fuoco, ma quella della ruota sì), io e Mollica leggevamo addirittura il Guerin Sportivo (l’equivalente del Cioè per maschi) alla ricerca dei giocatori da comprare per l’anno successivo. E lì comparve da quel di Brescia il profeta delle geometrie del calcio.
Ho amato Pirlo da lì ad oggi, anche quando si è fatto biondo e anche quando ha vestito i nefasti colori. Lo amerò anche coi colori sbiaditi di Torino, e sarò felice per le sue vittorie.
Ma so che oggi un altro pezzettino di amore per il Milan se ne va, ne ho ancora tanto è vero, ma come ha scritto Tieffe sul Coccodrillo Bianco in questo post, lo stile del Milan sta cambiando … e io ho paura.
Il post lo chiudo qui, con un sacco di dolore sportivo addosso, ma anche un sacco di meravigliosi ricordi pescati col calibro del piede di Pirlo, “ Ciao Andrea, stammi bene, ma stai attento, perché quelli là non apprezzano neppure le loro bandiere ”.
Al Milan dico : “ S T A I M O L T O A T T E N T O ”
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