Passato anche il capodanno. Una delle feste più strane che ci siano (almeno dal mio punto di vista).
La carica di aspettative per il nuovo anno si riversano incredibilmente su queste ultime ore, l'ansia per la scelta del posto, del vestito, della gente con cui passarlo, della quantità di liquidi da ingurgitare si manifesta in maniera quasi fisica mano a mano che il countdown si avvicina.
Quest'anno però, incredibilmente, sono rimasto immune al suo fascino; è arrivato … è passato … mi sono goduto i fuochi d'artificio in piazza a Legnano e poi sono tornato a casa a vedere un film (incredibile tra l'altro quanto Salt sia sembrato bello paragonato a Tron, ma cercherò di non divagare).
Sono arrivate poi, tra una cosa e l'altra, le solite sei del mattino che mi colgono sempre impreparato con le sensazioni che portano (ma quelle ovviamente sono cose mie e non finiscono sul blog). Mi hanno presentato la prima alba di questo 2011, e ci siamo confrontati nuovamente.
L'alba del primo anno me la figuro come l'attimo prima del gong di un incontro di pugilato. I miei progetti contro il nuovo anno. una sorta di Erik vs. the world.
Le scommesse sono tante, i bookmakers si sono riuniti e hanno presentato le quote, e pare, … pare … che non sia dato sfavorito come al solito a questo giro.
Condividi"La volontà di pensare l'impensabile richiede il coraggio di restare in solitudine, di correre il rischio del ridicolo. Non tutti possono essere dei Picasso, ma ognuno ha la capacità di distinguersi dall'ambiente che lo circonda." (Ari Kiev)
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