Molte persone che lavorano nel sistema giudiziario italiano si comportano scorrettamente. Essendo convinti che non riusciranno mai ad ottenere l’arresto di una persona ricca e potente, sono abituati a lasciar trapelare gli atti delle inchieste ai giornali, in modo da riuscire almeno a mettere in difficoltà gli imputati nei confronti dell’opinione pubblica. E’ un modo vergognoso di superare le difficoltà di un processo, e non importa quanto possa essere giustificato. (..) Però - e si tratta di un “però” grosso come una casa - gli attacchi di Berlusconi ai giornalisti che pubblicano le trascrizioni delle intercettazioni o di altre informazioni ottenute da fonti giudiziarie è completamente indifendibile. Si dovrebbe inasprire in ogni modo le sanzioni per le talpe nei tribunali, ma i giornalisti della stampa libera, in un mondo occidentale post-illuminista, hanno il dovere di informare. Hanno il dovere di pubblicare le notizie che trovano, e di portare alla luce fatti di pubblico interesse
Adrian Michaels - Daily Telegraph
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