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lunedì 8 marzo 2010

Fioretti che proseguono

 fabioVolo Dopo essermi complicato la vita con la promessa di lettura e micro recensione (o per lo meno segnalazione sul blog) di 12 libri fatta qui, ero riuscito a tener fede alla promessa in questo altro post.

Oggi mi ritrovo a proseguire con la segnalazione di libri e, vi parlo dell’ultima fatica di Fabio Volo. Ok, molti avranno da dissentire sul termine fatica, e forse anche sull’annoverarlo tra i libri ma come Erik dice spesso …

“ilFratus ascolta i Bon Jovi … e non solo non si vergogna, ma lo dice pure in giro …”

ilTempoCheVorreiQuindi figuratevi se mi faccio problemi a leggere Fabio Volo.
Il libro in questione è “Il tempo che vorrei”, è ovviamente una lettura molto leggera, una sorta di easy reading (che non so se esiste come termine, se non esiste ne reclamo i diritti), caratteristica che di solito in un libro non reputo negativa, anzi, dopo aver letto qualche bel mattone (in senso positivo), mi piace buttarmi su questi libri che in un due/tre giorni mastichi, e che magari ti lasciano un po’ di sorrisi o un po’ di farfalle nello stomaco. Il buon Fabio riesce invece a lasciarci con un bel pugno di mosche.

Questo è il mio parere, non mi voglio assolutamente ritagliare uno spazio da critico letterario, questo mettiamolo a cappello di tutto, intendo solo dire che a me non è piaciuto. L’ho trovato una sorta di autoplagio, se mi passate anche questo termine, il solito personaggio in crisi di mezza età, tipico dei libri di Volo, che si vuole rinnovare con un auto training (che in realtà non esiste nemmeno, sono solo riflessioni, oltretutto molto superficiali e sommarie).

L’auto training di Lorenzo (il personaggio principale) è analizzato attraverso due linee guida: una parla del rapporto con una ragazza, e l’altra del rapporto controverso col padre. La prima l’ho trovata veramente insopportabile, mentre la seconda se la gioca discretamente (forse perché sono un maschio, e ho un padre, gioco forza mi sento un po’ più partecipe).
Il concetto principale è comunque racchiuso nell’incapacità di Lorenzo di esprimere e manifestare il proprio amore … riuscirà il nostro eroe a migliorare?

I precedenti libri di Volo si concludevano sempre con una gran scopata ed un happy ending … questo? Sta a voi scoprirlo … vi anticipo solo che la gran scopata c’è.

Una nota positiva nonostante questa mia apparente bocciatura comunque c’è, le fonti citate che Volo usa tantissimo nei suoi libri, musicali e letterarie. Come al solito finito il libro ho  un sacco di materiale nuovo da leggere e da sentire che mi fa pensare che il tempo usato per “Il tempo che vorrei” non è buttato, è stato invece ispiratore.

“Le regole sono quelle che l'artista spezza; nulla di memorabile è mai uscito da una formula. La grandezza nella vita sta nel cercare di esserlo.”

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